Articolo 6 – Requisiti essenziali richiesti per i membri dirigenti
6.1 – Nuova Italia, prima di conferire alcuno incarico di membro dirigente, sia esso a livello Europeo, Nazionale, Regionale, Provinciale o Comunale, a persone associate al Movimento o ad aderenti ad esso, richiede l’acquisizione di specifici documenti giudiziari rilasciati dagli annessi Tribunali di competenza, al fine di verificare la fedina penale di ogni singola persona che deve essere assolutamente e rigorosamente inalterata. Ossia:
a) Certificato Penale;
b) Certificato di Carichi Pendenti;
c) Casellario Giudiziario.
6.2 – Gli associati a Nuova Italia, affinché possano rivestire incarichi di membri dirigenti all’interno del Movimento Politico, devono, altresì, possedere le seguenti qualità distinte:
a) Essere cittadini Italiani o cittadini dell’Unione Europea residenti in Italia;
b) Essere di età maggiore di anni 18;
c) Essere iscritti al Movimento Politico;
d) Aver adempiuto al versamento della quota annuale dell’associazione;
e) Aver lette ed accettate le norme contenute nello Statuto e nel presente Codice Etico.
Articolo 7 – Obblighi ostative alla candidatura
7.1 – In Nuova Italia, qualora giungono le condizioni di cui ai commi seguenti, gli eletti, i titolari di incarichi all’interno del Movimento, ovvero il personale di nomina politica, vengono espulsi, qualora non rassegnino le proprie dimissioni dal relativo incarico.
7.2 – Gli associati a Nuova Italia s’impegnano a non candidare, ad ogni tipo di elezione, anche di carattere interno al Movimento Politico, coloro nei cui confronti sia stato emesso decreto che dispone un giudizio, oppure sia stata emessa una misura cautelare personale non annullata in sede di impugnazione, nonché sia stata emessa una sentenza di condanna, ancorché non definitiva, ovvero a seguito di patteggiamento.
7.3 – In Nuova Italia, per le candidature a qualsiasi livello, non sono ammesse le candidature a coloro nei cui confronti sia stato perseguito uno dei seguenti reati:
a) Reato di mafia o di criminalità organizzata;
b) Reato per cui sia previsto l’arresto obbligatorio in flagranza;
c) Reato per sfruttamento della prostituzione;
d) Reato per pedofilia;
e) Reato contro la libertà personale e la personalità individuale;
f) Reato per omicidio colposo derivante dall’inosservanza della normativa in materia di sicurezza sul lavoro.
7.4 – Gli associati a Nuova Italia s’impegnano a non candidare, ad ogni tipo di elezione, anche di carattere interno al Movimento Politico, coloro nei cui confronti:
a) sia stata emessa sentenza di condanna, ancorché non definitiva ovvero a seguito di patteggiamento, per delitti di corruzione nella diverse forme previste e di estorsione;
b) sia stata emessa sentenza di condanna definitiva, anche a seguito di patteggiamento, per reati inerenti a fatti che presentino carattere di particolare gravità;
c) sia stata disposta l’applicazione di misure di prevenzione personali o patrimoniali, ancorché non definitive, previste dalla legge antimafia, ovvero siano stati imposti divieti, sospensioni e decadenze ai sensi della medesima normativa.
7.5 – Le condizioni ostative alla candidatura vengono meno in caso di sentenza definitiva di assoluzione, di intervenuta riabilitazione o di annullamento delle misure di cui ai precedenti commi 2 e 4.
Articolo 8 – Principali norme proposte
8.1 – Nuova Italia ambisce alla modernizzazione dell’Italia e, affinché ciò possa realizzarsi, ritiene che sia prioritaria la scelta e l’applicazione delle seguenti norme:
• Realizzare nel meridione la rete delle infrastrutture, a cominciare dal sistema dei trasporti, quali: strade e autostrade, ampliamento delle ferrovie, dei porti, degli aeroporti e delle autostrade del mare, nonché la rete dei servizi basilari come quelli idrici e ambientali;
• Promuovere nuovi impianti per produrre energia pulita, ed introdurre, in tutto il paese, delle “Isole Ecologiche” obbligatorie per la raccolta differenziata, quale unico mezzo efficace per il trattamento e lo smaltimento dei rifiuti;
• Designare una semplificazione fiscale relativa alla libera circolazione di persone, beni, servizi e capitali nella comunità Europea, attraverso nuove normative comunitarie, nonché più scrupolose norme comunitarie contro il dumping (vendita sottocosto) sociale nelle importazioni da Stati Terzi;
• Istituire un Sistema bancario integralmente sottoposto alla normativa antiusura con l’applicazione delle rispettive pene ad amministratori, direttori d’area e di filiale responsabili per gli Istituti di credito e riforma del sistema di sanatorie per i protestati;
• Riforma del sistema carcerario con lavori di pubblica necessità ai detenuti come la sistemazione di strade, monumenti, etc.;
• Riforme sull’emigrazione: istituire nuovi centri d’accoglienza temporanei per i clandestini senza permesso di soggiorno, con rimpatrio dei soggetti reduci d’illeciti;
• Sicurezza urbana: più potere decisionale ai Sindaci ed alle forze dell’ordine locali;
• Detassazione ed investimenti sul turismo;
• Programmazione ed attuazione di progetti inerenti allo sviluppo del territorio nazionale nei settori minorili, di istruzione e di comunicazione.
Articolo 9 – Violazioni e norme sanzionatorie
9.1 – Qualora un membro dirigente di Nuova Italia venga a conoscenza di situazioni illegali, commesse a vantaggio o nell’interesse del Movimento Politico, o contrarie ai principi contenuti nel presente Codice Etico, le segnalerà al Collegio dei Probiviri competente per territorio, direttamente o per il tramite del superiore gerarchico o referente.
9.2 – Il Collegio dei Probiviri competente svolgerà le necessarie verifiche in ordine alle segnalazioni pervenute, di cui al comma precedente, e promuoverà le iniziative più opportune ivi incluse le proposte di irrogazione nei confronti dei responsabili di misure sanzionatorie, quando applicabili, secondo le modalità stabilite dall’Art. 18 dello Statuto ed ancora, secondo un apposito Regolamento interno.
9.3 – La violazione delle norme contenute nel presente Codice Etico da parte dei destinatari comporta sanzioni diverse a seconda del ruolo del destinatario interessato, oltre al risarcimento del danno, ai sensi dell’Art. 2043 del Codice Civile, se la violazione abbia arrecato danno diretto o indiretto al Movimento Politico.